17 mai 2015
Il grattacielo Ci fu sottratto il cielo, restò un
Il grattacielo
Ci fu sottratto il cielo,
restò un parallelepipedo sghembo
a memoria delle costellazioni spente.
Così la città tentò l’ ostinata ascesa,
certa
d’un oroscopo trionfale,
ma l’universo si capovolse,
anticipando l’eternità delle mute:
i venti quartieri
e, spinti dal maestrale, i borghi
abbandonarono
le sponde del fiume.
Là, dove il tempo dei Celti
disseppellì il torello
senz’ali e senza daga,
si accumulò
l’ architettata malta
che le piogge del giugno irridente
irritarono
fino al tracollo,
rimase inerte
tra i fili di festuca,
sperando nell’elogio, postumo,
di un Dirigente.
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